sabato 14 aprile 2012

Esperimenti in cucina: Vellutata ai broccoli con ricotta mustia



Che le vellutate potessero essere un cibo, oltre che commestibile, anche saporito e gustoso l'ho scoperto da neanche un anno.
Eh si, lo ammetto, per me erano un piatto per donne a dieta.
Cibo con cui punirsi dopo un fine settimana di de-regulation totale.
Intendo le vellutate senza panna perché quelle con la panna continuo a ritenerle un inutile spreco di calorie.
Insomma prima di qualche mese fa non avevo MAI fatto una vellutata, né progettato di farla.
Poi che è successo?
Sono andata a casa di un amica, l'ho assaggiata e me ne sono innamorata.
Perché la verità è che la vellutata è una cosa buonissima, se sei a dieta e anche se non lo sei.
Per questo è diventata a tutti gli effetti il piatto "easy" di questo lungo inverno 2011/2012.
Ormai la faccio con la zucca, con le zucchine, con le carote, con tutte queste 3 cose insieme e un po' con quello che trovo nel mio frigo triste di donna semi-a-dieta!
Dico semi perché quelle che le diete le fanno veramente mi direbbero "ma ha le patate...e le patate hanno carboidrati", "ma  usi il dado, quello è pieno di sale" etc etc.
Diciamo che comunque non ha le calorie di una parmigiana.
La mia preferita è quella con i broccoli (anche il cavolo romano fa la sua porca figura).
E' proprio buona buona buona.
Ora vi racconto come farla...vi avviso che è proprio "a modo mio" e che per questo le dosi non sono particolarmente precise.


INGREDIENTI per 2 persone
250 gr di broccoli
200 gr di patate
300 ml (qua devo dire che faccio proprio ad occhio) di brodo vegetale
2 scalogni
olio extra-vergine d'oliva
100 gr di ricotta mustia (anche qua vi consiglio di prenderne un bel pezzo e poi se avanza lo mangiate con il pane!)
sale
pepe
timo o menta o quello che avete :-)

Taglio lo scalogno, taglio le patate a dadini piccolini (se no tardano a cuocere), taglio le cime di broccoli e scarto la parte più dura.
Faccio il brodo vegetale...io, mea culpa, uso spesso il dado biologico (senza glutammato e altre schifezze), ma l'ideale sarebbe farlo con delle belle verdure fresche.
Metto in una padella capiente lo scalogno e lo faccio rosolare con un po' di olio extra-vergine di oliva. Quando le cipolle sono dorate, aggiungo prima le patate e poi i broccoli, li faccio rosolare un poco e quindi aggiungo il brodo.
Io non lo verso tutto, controllo sempre come va, se le verdure perdono molta acqua e se si asciugano subito.
Una volta coperte le verdure con il brodo, aggiungo sale e pepe, metto il tappo e le faccio cucinare almeno 20 minuti.
Quando il brodo si sarà asciugato e le verdure saranno cucinate a puntino, frullerò il tutto.
Deve uscire una vellutata bella cremosa.
Aggiusto di sale e pepe e impiatto.
Da parte ho già tagliato dei dadini di ricotta mustia che adagio sopra la vellutata (la morte sua), insieme a un rametto di timo e a un filo di olio a crudo.
Per chi non trova la ricotta mustia, o non ama il sapore affumicato o, peggio, è a dieta, consiglio una spolverata di bottariga o qualche pezzettino di filetto di acciughe sparso qua e là!
Una delizia....


giovedì 5 aprile 2012

Eventi: che si fa a Pasquetta?


Chi è che sa già che fare a pasquetta?
Un tempo era per me un appuntamento imperdibile, una di quelle giornate che ci devi essere e basta.
A 16 anni una conquista di libertà, a 18 una tappa imprescindibile, a 22 una giornata alcolica da raccontare, a 27 un riflesso incondizionato, a 30 un "non ne ho voglia, mio dio sto invecchiando" e a 32 un giorno di ferie, "che se fa bel tempo magari ci facciamo un giro" (o ne approfittiamo per dormire?)".
Insomma è un'occasione il cui appeal è inversamente proporzionale al passare degli anni.
Ma se lunedì fa bel tempo che si fa?
Si può andare a Castelsardo per l'ormai tradizionale soluzione pic nic + concerto davanti al mare.
A farvi compagnia ci saranno i LUX, gruppo sassarese con nuovo album in uscita, Arisa, reduce dal successo di Sanremo e il Progetto Triace che mette insieme le 3 artiste salentine, Emanela Gabrieli, Carla Patrachi e Alessia Tondo. Qua trovate il programma dettagliato.
Io credo che me ne priverò, non ho voglia di troppo romanticismo, ma neanche di pizziche e tarantelle.
Se invece si ha voglia di qualcosa di più movimentato, un po' più rock 'n roll , ad Alghero è la volta dei Sikitikis, gruppo cagliaritano molto conosciuto ed entrato di recente nella squadra di Caterina Caselli.
Il concerto è inserito nel cartellone di Primavera in Riviera, ci sono un bel po' di appuntamenti, il programma lo trovate qui.
Mi hanno anche detto che il fine settimana di Pasqua sarà dedicato alla seconda edizione del  “Weekend (we can) dance à l’Alguer”, manifestazione nata per far rivivere l'Alghero-bynight così come la mia generazione l'ha conosciuta: locali aperti fino all'alba, vie stracolme di giovani, discoteche sempre piene.
Lo so che state pensando che avevo appena finito di dire che a 32 anni non si ha più voglia etc etc, però insomma una serataccia ogni tanto fa sempre bene allo spirito e poi la primavera è (ahimè per la mia dieta) portatrice di birrette, aperitivi, serate a tirar tardi...
Detto questo il "week-end for dance" mi interessa più che altro perché domenica porta al Poco Loco il GOLPE !, dj-set che vede protagonisti 2/4 dei Sikitikis e che pare sia diventato l'evento imperdibile del venerdì cagliaritano. Tanto imperdibile che vogliono organizzare un tour in giro per l'italia.
Boh, vediamo...non sarebbe male una due giorni algherese e poi se abbiamo voglia di spiaggia c'è come sempre il concerto a Porto Ferro, roba da gggiovani alternativi che ci da sempre grandi soddisfazioni.
Anche perché pare che quest'anno ci saranno due palchi, uno rock e uno reggae e per noi che il reggae non lo possiamo ascoltare per più di 3 minuti è una gran bella notizia!
A Sassari per pasquetta non si fa nulla, ma aspettiamo fiduciosi il 25 aprile, il primo maggio e poi naturalmente il Festival Abbabula.

lunedì 2 aprile 2012

Faccio cose: le bomboniere



Mi sono sempre chiesta a cosa servissero le bomboniere, chi le avesse inventate e per quale ragione le persone perpetuassero questa tradizione insensata.
Ora che a sposarmi sono io, ecco che mi ritrovo a mettere insieme confetti, fare fiocchi e comporre scatoline.
Ed è proprio questo il punto, una volta che ci sei dentro in questa follia chiamata matrimonio, in questa tappa del tutto irrazionale della vita, ecco che le cose cambiano, capisci che anche stare attorno ad un tavolo ad assemblare bomboniere con le due generazioni che ti hanno preceduto, è una buona ragione per continuare a tenere viva la tradizione.
Ovviamente anche al romanticismo e alla partecipazione c'è un limite, quindi le regole sono:

- bomboniere al tavolo così che non si debbano consegnare a fine pranzo: non posso pensare di passare ore attaccata a un cesto per distribuire scatoline
- bomboniere semplici e con un prezzo ragionevole: solo se costano poco e sono fatte con le nostre manine posso trovare un senso in questi strani oggetti che la maggior parte delle persone dimentica nel cruscotto della macchina.

Per farla breve, abbiamo optato per una scatolina con fiocco verde che più semplice di così non si può.
La grande novità sta nel suo interno: 5 confetti di 5 gusti diversi.
Wafer, Tiramisù, Amarena, Stracciatella, Liquirizia....uno più buono dell'altro.
Bisognerà dirlo in giro...chissà che tutta questa fatica faccia contento qualche goloso.