domenica 22 giugno 2014

"piezz'e core" e tirannia

Chicco Tappeto Palestrina Play Pad

Avviso ai naviganti: è già un miracolo trovare la forza di scrivere un post quindi non chiedetemi di parlare di massimi sistemi o di politica, ma neanche di ricette. Mi perdonerete ma come la più banale delle neo-mamma posso giusto raccontarvi di questi due intensissimi mesi appena passati.

A un certo punto ho pensato che questo post sarebbe arrivato con il compimento del sesto anno di vita della Piccola I. e invece arriva giusto giusto per i suoi due mesi di vita.
A riprova che ce la si può fare.
Incredibile come il tempo stia volando e come al contempo la notte tra il 20 e il 21 aprile mi sembri appartenere ad un'altra era.
Lo so che state tutti per farmi la stessa domanda: ma la notte dorme?
Ecco, non fatemela. Perché la Piccola I. non dorme mai.
Sento già il coro delle nonne adoranti: "ma è migliorata molto, ma dai ora un po' dorme, dai la notte è il momento in cui fa più ore di seguito". E hanno ragione le nonne, le cose vanno meglio, anche se la nostra piccola tiranna ama sorprenderci e anche stanotte ha sovvertito tutte le sue ultime buone abitudini.
E comunque quello che noi definiamo come "dormire" corrisponde a ciò che un sacco di neo-genitori, abituati a piccoli angeli dormienti, chiamano "incubo".
Una premessa è doverosa: la Piccola I. soffre di colichette, per lei cacca, rutti e puzzette sono una specie di impresa epica che compie tra lamenti, pianti disperati e contorsioni. Forse, ma sottolineo forse, se non patisse tanto sarebbe giusto una sovrana un po' autoritaria e la qualità del sonno di tutti ne trarrebbe giovamento.
Nonostante questo la Piccola I. è un'esplosione di gioia, con le sue piccole scoperte quotidiane, i suoi progressi, le sue facce imbattibili.
E noi, innamorati più che mai della nostra piccolina, resistiamo meglio di quanto avessimo previsto.
Sopravviviamo a tutto, alle poche ore di sonno, a quelli che "se la mamma è tranquilla i pupi son tranquilli" (a voler sottintendere che è tutta colpa tua), agli inutili e costosissimi integratori anti-colichette, dagli omeopatici ai biologici (e con noi ce l'ha fatta anche il nostro conto in banca), alle ore ininterrotte di pianto, alle ricerche disperate su internet di una soluzione miracolosa e alle infinite teorie mediche sul tema (le coliche non esistono, se sta male basta attaccarla al seno, è tutta colpa di quello che mangi etc etc).