lunedì 19 novembre 2018
Un anno in quattro
E' passato più di un anno da quella notte in cui, già pigiamata, ho rotto le acque (che poi proprio acque non erano), mi sono rivestita, ho preso la valigia e mi sono diretta verso il Policlinico.
E' stata una notte lunga, di chiacchiere, risate, freddo e brividi, di attesa, di profilassi antibiotica, di epidurale che non va, di dolore e dolore e poi di quel frugoletto poggiato sul petto pronto a spaccarmi il cuore un'altra volta.
Un anno in quattro e mi sembra incredibile che non sia così da sempre.
Un anno per ricominciare con le notti complicate, i risvegli frequenti, i dentini, i malanni, i mangia-nonmagia, i dubbi amletici del come starà, cosa vorrà, perché starà piangendo.
Un anno di amore immenso, di amore moltiplicato, di amore per questa nuova vita che pulsa e scalpita ed è contagiosa.
Un anno del nostro Piccolo F., detto anche Francifranci, un anno delle sue coccole, dei suoi abbracci all'alba, del suo odore sul mio cuscino, del suo amore incondizionato, della sua dolcezza infinita.
Ancora buon compleanno Franziscu, ora hai un anno e direi che potremmo festeggiare con una bella notte filata di sonno, che te ne pare?
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