lunedì 28 novembre 2016

Capricci, capricci e solo capricci


Mamme e babbi, vi voglio tutti a rapporto.
Montessoriani, steineriani, vecchio stampo e chi più ne ha più ne metta, venite qui, al mio cospetto.
La questione è seria ed urgente: mia figlia sta diventando prepotente e ha sviluppato un esasperato concetto del possesso, ma soprattutto quando ci si mette è capace di piazzare dei capricci da campionessa del mondo.

venerdì 16 settembre 2016

L'estate a due anni (e pure a 37)



L'estate a due anni (e poco più) è un concentrato di esperienze, avventure, nuove abitudini, concessioni e piccoli vizi.
Nel caso della Piccola I. significa andare al mare, viaggiare, stare scalza tutto il giorno, dormire tutti insieme dai nonni, fare le ore piccole, mangiare vagonate di gelati, pizzette o patatine fritte, fare tanta vita sociale e spararsi ore ed ore di altalena e scivolo al parco giochi.
Per la Piccola I. significa passare finalmente del tempo con i suoi genitori senza orari, appuntamenti, asili o scadenze. E di questo, lo abbiamo capito, ne abbiamo bisogno tutti, noi e lei.

martedì 2 agosto 2016

Madre degenere - Capitolo primo



Prima che iniziate a leggere, a commentare, a sbuffare, a lamentarvi, lo dico subito: si fa per scherzare.
Le madri degeneri sono altre e no, non credo di meritare una segnalazione ai servizi sociali.
Però oggi sono in vena di sincerità e dopo un fine settimana in cui mia figlia ha mangiato più cracker che qualsiasi altro cibo, mi sento di dichiarare senza pudore che sono una madre degenere.

lunedì 13 giugno 2016

Da insegnare per imparare



Vorrei insegnare un sacco di cose alla Piccola I.

Vorrei insegnarle a volersi bene, a viaggiare, a fare di testa sua, a ridere di gusto, a saper dire di no, ad aver rispetto degli altri, a giocare a pallavolo, a fare le torte, a perdersi in un libro, a ballare senza senso, ad ascoltare bella musica, a sorprendersi per un tramonto, a festeggiare le cose belle, a dirsi sempre la verità, a godersi le piccole gioie della vita.

mercoledì 25 maggio 2016

Generatori di sensi di colpa


I generatori di sensi di colpa si nascondono ovunque, spesso hanno un viso gentile ed una voce accomodante, spacciano le loro frecciate come benevoli consigli ed anche se ti imponi razionalmente di ignorarli, loro sanno sempre individuare la tua ferita per infilarci per bene il dito.
Esistono nel mondo da sempre e tutti prima o poi ne facciamo esperienza.
Eppure c'è una condizione della vita, quella di donna in attesa prima e di madre poi, in cui i generatori di sensi di colpa si moltiplicano, come se fosse un virus, una vera epidemia.
Penso che dipenda dal fatto che nel momento stesso in cui dichiari di essere incinta la percezione che gli altri hanno della tua privacy cambia radicalmente.
Perché? Perché non hai più una privacy. 

martedì 3 maggio 2016

Buon compleanno Piccola I. (in ritardo, come sempre)


Il compleanno è passato, la festa con nonni, zii e cuginetti anche, di candeline ne abbiamo spente un'infinità e di regali ne hai ricevuti tanti che non sappiamo più dove metterli.

Tu sei una duenne indipendente e a volte un po' capricciosa.
Piangi facilmente, ma altrettanto facilmente ridi a crepapelle.
Sai essere molto dolce e coccolona, ma se qualcuno ti chiede un bacio rispondi "no".
Le parole che usi più spesso sono "voio io" -"non voio io " e "piasce"-"no piasce a me", in entrambi i casi il piglio con cui le dici è quello di una piccola adorabile tiranna.
Ti piace correre avanti indietro nel corridoio, lo chiami "potti via".

venerdì 8 aprile 2016

Tredici giorni




Piccola I. : Mamma?
Io: Dimmi
P.I.: mio oanno?
Io: Si, fra qualche giorno arriva il tuo compleanno
P.I. Due? Dui? (si, dui...così, per la parità di genere) Due? (e si sbraccia per farmi vedere che ha imparato a fare "due" con le dita.
Io: Si amore, compi due anni. E lo sai cosa ti prepara mamma?
P.I.: LA TOTTA
Io: Esatto! Ma quante torte prepariamo?
P.I: DUEEEE. una  aiiilo coi bimbi e una a Iaia
Io: Una per l'asilo e una per casa, ok. Poi cosa ci serve?
P.I. Aeine (e inizia a soffiare come una forsennata)
Io:  allora compriamo le candeline e le portiamo all'asilo e poi le altre le teniamo per casa. Ma a casa chi invitiamo?
P.I. Yoda (il cane)
Io: poi?
P.I. Babbo
Io: poi?
P.I. Aea e Allo (Andrea e Carlo, i cugini)
Io: poi?

mercoledì 2 marzo 2016

Di diritti, unioni e fiori d'arancio



Mi sono sposata una mattina di maggio, il mese delle spose lo chiamano, ma in realtà era la prima data disponibile per il locale in cui abbiamo organizzato il pranzo e la festa.
Mi sono sposata per tante ragioni che non vi dirò (perché sono fatti miei, anzi nostri).
Ma mi sono sposata anche perché desideravo che quello che per noi era già un fatto privato diventasse "pubblico", ossia riconosciuto dalle istituzioni.
Che il mio compagno fosse accettato come tale anche dalla legge e quindi da chi non ci conosce, da un medico di ospedale, da un impiegato del comune o da chiunque in un modo o nell'altro potesse esercitare un potere sulle nostre vite.

martedì 19 gennaio 2016

Vietato l'accesso ai bambini


Lo dico subito, e senza volerla prendere sul personale: un locale che vieta l'accesso ai minori di 5 anni per me è uno schifo di posto con uno schifo di titolare.
Le ragioni sono tante e hanno a che fare con la discriminazione, con l'intolleranza e con un sacco di altre brutte parole.
Secondo me poi i bimbi sotto i 5 anni sono potenzialmente molto meno fastidiosi di quelli più grandi. Ma poco importa, mi avrebbe fatto schifo comunque anche se avesse scelto i bambini di 8 anni o i ragazzini di 13.