Volevo raccontare le mie peripezie di lavoratrice a progetto, ma ho temuto mi licenziassero.
Avevo necessità di sfogare il mio disprezzo per la politica di questo paese, ma ho capito che non sono Beppe Grillo.
E allora ho deciso che avrei aspettato di farmi un figlio per diventare anche io una "mamma della rete", ma poi ho visto mia sorella con le sue notti insonni stampate nelle occhiaie e mi son chiesta se avrei trovato la voglia.
Insomma, sono anni che vorrei aprire un blog e sono anni che non lo faccio.
Oggi mi sono decisa.
Perché cucino tanto e a volte anche bene, provo un sacco di trattorie, e si ingrasso anche io, mi piace tanto viaggiare, sono una grande esperta della vita all'insegna del low-cost, sono effettivamente precaria e ahimè ho studiato Conservazione dei Beni Culturali.
Lo so, in tempi in cui sono precari anche gli ingegneri, sono una kamikaze del mondo del lavoro, ma giuro che quando mi iscrissi, nel lontano 1998, non sembrava un'idea così cattiva.
Parleremo un po' di tutto, insomma.
Perché io di fare bene una sola cosa non me lo sono ancora potuto permettere...
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