lunedì 22 ottobre 2012

Gentile Ministro Fornero


Gentile Ministro Fornero,
Lei non ci crederà, ma io l'ho appoggiata più di qualunque altro mio coetaneo esista in questo paese. L'ho sostenuta perché penso che il mercato del lavoro in Italia sia talmente inesistente che qualunque tentativo di dargli una smossa possa comunque rappresentare una chance. L'ho sostenuta perché mi sono stancata di vedere i sindacati battersi per il mantenimento delle tutele già esistenti e far finta di non sapere che c'è un esercito di giovani (e ormai purtroppo meno giovani) che quelle tutele non le ha mai potute raggiungere, pur lavorando con professionalità, impegno e dedizione.
E anche perché nella mia vita di lavoratrice ne ho incontrati tanti che quel posto, per il quale noi squadrone dei precari ci batteremmo come disperati, non lo meritavano affatto.
Quindi caro Ministro non sono una "cigiellina di ferro" e quando parlo di lavoro sono abituata a mettere da parte le ideologie.
Ma oggi lei ha superato il limite e non dica che abbiamo capito male. Lei e i suoi consigli sulla scoperta dell'acqua calda.
Non dobbiamo fare gli schizzinosi al primo impiego? 
Ma lei lo sa che la stragrande maggioranza di noi non si può MAI permettere di fare lo schizzinoso? Che abbiamo accettato qualunque compromesso pur di lavorare?
Lei lo sa che l'Italia è piena di gente più che competente, più che formata, più che volenterosa che mette ogni santa mattina la sua dignità sotto le scarpe e si fa sfruttare per 800/1000 euro al mese?
1000 euro al mese per seguire progetti di ricerca, gestire commesse per migliaia di euro, scrivere offerte tecniche per gare d'appalto milionarie, lavorare 10 ore al giorno e non avere neanche uno straccio di contratto a tempo indeterminato. 
Giusto perché lo sappia questo vuol dire: niente ferie pagate, niente tredicesima, niente malattia, praticamente niente maternità, niente straordinari e ovviamente niente stabilità. 
E lei lo sa che queste persone si ritengono anche fortunate? 
Perché poi ci sono quelli altrettanto bravi che fanno lavori per i quali è sufficiente il diploma di scuola superiore o forse la terza media.
Per non parlare poi di tutti quelli che stanno a casa perché non sono riusciti a trovare niente visto che quando sei così formato sei un potenziale "disturbatore" e non ti vogliono.
Quindi egregio Ministro ancora una volta ci ha dato prova di vivere in un mondo parallelo, il suo e quello di tutti coloro che ci governano e che ci hanno governato. Perché io non dubito che lei sia preparata e che nella sua vita si sia sacrificata, ma ogni sua fatica è stata ripagata.
E non ha idea di quanto possa essere frustrante constatare che a questo paese del merito e della preparazione interessa poco o niente, quanto possa essere umiliante rinunciare a tutti quei diritti ai quali la nostra famiglia ci ha educato, quanto possa essere doloroso vedere le facce deluse e preoccupate dei propri genitori.
Invece Voi non sapete fare altro che puntare il dito sui "giovani": "non si adattano", "non sono preparati", "non vogliono lasciare babbo e mamma", "non si vogliono sacrificare". Sa cosa le dico? E' vero, conosco giovani fatti così, ma, e questo forse la sorprenderà, quasi tutti hanno un lavoro fisso. E lo sa perché? Perché hanno scelto la strada dei furbi, consapevoli dei propri limiti si sono fatti aiutare, l'unica fatica che hanno fatto è stata raggiungere il potere, la politica e, come si dice, "si sono fatti sistemare". Così funziona in questo paese.
Non come noi che abbiamo perso i contatti (ammesso che ne avessimo) perché siamo partiti per formarci, per migliorarci, per imparare una lingua. Convinti che prima o poi questo ci avrebbe ripagato.
E non pensi che la mia sia invidia di classe: sono figlia di una famiglia borghese, mediamente benestante.
E ora si, molti di noi stanno tornando a casa, anche se c'è ancora meno lavoro, ma non perché siamo bamboccioni, ma perché con 1000 euro al mese in molte città di Italia non si sopravvive senza la famiglia vicina, perché ci vogliono i nonni per risparmiare sulle esose rette degli asili, perché comprarsi una casa è impossibile e magari nelle nostre città di provincia costa meno e si può fare. 
Senza contare che tutti noi, oltre che lavoratori, siamo anche persone, abbiamo compagni, mariti, affetti e famiglie di cui occuparci.
Quindi caro Ministro, la prego. la smetta con le sue ramanzine, lasci Marte e atterri sul pianeta terra.
Forse capirà il perché di tanta rabbia nei suoi confronti o forse almeno eviterà con le sue parole di contribuire alla frustrazione quotidiana di molti di noi.




4 commenti:

  1. 800-1000 euro al mese, magari... Io sono laureata con il massimo dei voti e ho lavorato in una scuola privata per 800 euro in un quadrimestre (0,90 cent all'ora), ho firmato documenti dello Stato e ho dovuto mettere un avvocato per i restanti 1200 euro. Per non parlare del mio lavoro ufficiale, in una compagnia teatrale. Mai andata sopra i 550 euro. E ora faccio la cameriera in Olanda. Vorrei sapere se il Ministro si renda cnto in che situazione versa l'Italia intera.

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  2. Ciao @Valentina, hai ragione...non c'è limite al peggio. Raccontare in poche righe quanto sia assurdo ed ingiusto il mondo del lavoro è quasi impossibile. E un Ministro dovrebbe per lo meno stare attento a quello che dice, perché basta molto poco per mancare di rispetto a tutti quelli che si fanno il mazzo per due lire, che si fanno il mazzo per cercare lavoro, che si fanno il mazzo per conciliare la propria vita con il desiderio di sentirsi realizzati anche professionalmente.
    Grazie del tuo commento!
    Carla

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  3. Non c'è bisogno di dirlo...pienamente d'accordo. Io credo che la classe politica oggi si trovi in un universo parallelo, non si rende assolutamente conto di come vivano i cittadini...altrimenti non direbbero cose così aberranti.

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