E' il periodo dei dolci, questo.
Forse perché non potendo mangiare niente, o quasi, ho meno voglia e ragione di mettermi ai fornelli.
Non che i dolci non mi facciano male, ma ci sono quelli light ed è anche più facile che si preparino per gli altri, che si regalino, che si portino a cena dagli amici.
E poi riempiono la casa di un profumo che fa bene allo spirito, a prescindere che li si possa mangiare oppure no.
A proposito del mio colon, considerato che ormai chiunque sa dei miei problemi e che io come i vecchi tendo a comunicare a tutti il mio bollettino medico, beh sappiate che ho ritirato le analisi, che apparentemente sono sana come un pesce, che sto di nuovo male e che martedì vedrò il medico nella speranza che mi dia una bella terapia potente!
Comunque è ufficiale che non sono celiaca, il che è una buona notizia, anche se avrei già avuto una diagnosi ed una cura, oltre che mi sarei trasformata in una food blogger all'insegna del glutin-free e finalmente questo mio spazio così confusionario ed incoerente avrebbe trovato la sua missione!
Il dolce di oggi è uno dei miei preferiti, è semplice, ma molto raffinato.
E' il "dolce Roma", forse alcuni di voi lo conosceranno, visto che è uno dei dolci proposti dal mitico Artusi, anche se questa è una personalizzazione della ricetta originale.
Le modifiche non sono tante, ma sono bastate per renderlo davvero irresistibile.
Mele cotte nella vernaccia (vino dolce), crema pasticciera, un fondo di morbido pan di spagna, una meringa croccante in cima,...come si fa a non innamorarsi di questa meraviglia?
Le foto non rendono giustizia alla bontà del dolce, è che non faccio in tempo a farlo che è già finito.
E poi si sa, mi dimentico, ho gli ospiti seduti a tavola che aspettano e scatto due foto volanti giusto per dire che le ho.
Comunque veniamo a noi e al mitico DOLCE ROMA
Non che i dolci non mi facciano male, ma ci sono quelli light ed è anche più facile che si preparino per gli altri, che si regalino, che si portino a cena dagli amici.
E poi riempiono la casa di un profumo che fa bene allo spirito, a prescindere che li si possa mangiare oppure no.
A proposito del mio colon, considerato che ormai chiunque sa dei miei problemi e che io come i vecchi tendo a comunicare a tutti il mio bollettino medico, beh sappiate che ho ritirato le analisi, che apparentemente sono sana come un pesce, che sto di nuovo male e che martedì vedrò il medico nella speranza che mi dia una bella terapia potente!
Comunque è ufficiale che non sono celiaca, il che è una buona notizia, anche se avrei già avuto una diagnosi ed una cura, oltre che mi sarei trasformata in una food blogger all'insegna del glutin-free e finalmente questo mio spazio così confusionario ed incoerente avrebbe trovato la sua missione!
Il dolce di oggi è uno dei miei preferiti, è semplice, ma molto raffinato.
E' il "dolce Roma", forse alcuni di voi lo conosceranno, visto che è uno dei dolci proposti dal mitico Artusi, anche se questa è una personalizzazione della ricetta originale.
Le modifiche non sono tante, ma sono bastate per renderlo davvero irresistibile.
Mele cotte nella vernaccia (vino dolce), crema pasticciera, un fondo di morbido pan di spagna, una meringa croccante in cima,...come si fa a non innamorarsi di questa meraviglia?
Le foto non rendono giustizia alla bontà del dolce, è che non faccio in tempo a farlo che è già finito.
E poi si sa, mi dimentico, ho gli ospiti seduti a tavola che aspettano e scatto due foto volanti giusto per dire che le ho.
Comunque veniamo a noi e al mitico DOLCE ROMA
Dolce Roma
Mele golden (quelle gialle, le altre tolgono troppa acqua):
gr. 600
Zucchero: 30 gr + 5 cucchiai per la crema
Uova: 3
Amido: 25/30 gr
Latte: 1/2 litro
Vernaccia: 1 bicchiere (io ho usato anche con lo zibibbo al posto della vernaccia e le mele sono venute la fine del mondo)
Limone: 1 scorza
Mettete le mele a fette grosse in una casseruola bassa e larga,
perché le mele tocchino il fondo. Cospargetele con massimo 30 gr di zucchero e con un
bicchiere di vernaccia. Vanno cotte senza spappolarle, a fuoco forte per
farle abbronzare (quasi caramellare). Prendete una pirofila da forno, mettete un pan di spagna sbriciolato (4 uova, 4 cucchiai di zucchero, 4 cucchiai di farina, monti i tuorli con lo zucchero, monti gli albumi, e li aggiungi, alternandoli con la farina, allo zucchero con i tuorli) oppure dei biscotti come i savoiardi sardi (sbriciolati o interi se sono molto sottili).
Questa base, che non è prevista dalla ricetta originale, si imbeve del liquido che perdono le mele e conferisce al dolce una consistenza perfetta.
Spostate subito le mele su questo strato di pan di spagna/savoiardi, se no rischiate rimangano attaccate alla padella.
Preparate la crema pasticcera (questo potreste anche farlo prima), io uso le dosi di sempre, riducendo giusto l'amido, (mezzo litro di latte, 5 tuorli, 5 cucchiai di zucchero e 25/30 gr. di
amido, più la scorza di limone)
Preparate quindi la meringa, montando a neve gli albumi avanzati dalla crema ed
aggiungendovi 60 gr di zucchero per ogni albume
Distribuire
la meringa sul dolce il più fitta possibile e fatela asciugare lentamente, in modo che esca bella croccante. Io faccio
così: accendo il forno a 160° e lo faccio scaldare, poi inforno il dolce e
porto il termostato a 100°, dopo massimo un quarto d’ora lo abbasso a
50/60° e lo lascio cuocere per un paio d’ore. Spengo lasciandolo ancora un
po’ in forno finché non raffredda e poi lo metto in frigo un pochino.
Toglietelo però un po' prima di servirlo.
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