Sono felice di annunciarvi che dopo un anno e mezzo di master un fine-settimana si e uno no, sono tornata ad essere una persona libera.
Il master è finalmente terminato, il project work consegnato, l'esame affrontato e sinceramente non mi sembra vero.
Per un anno e mezzo di fatica mi sono ripetuta che chi semina prima o poi raccoglie, oggi credo che sia stata, con tutti i limiti del caso, un'altra occasione per imparare qualcosa di nuovo.
Detto questo, visto che ho già due master all'attivo, ho autorizzato amici e parenti a tagliarmi le mani il giorno che mi faccio prendere di nuovo dalla voglia di seguire un corso che duri più di una settimana.
Ora sarei pronta a godere del caldo estivo, delle serate in spiaggia fino al tramonto, dei lunghi bagni nell'acqua cristallina, ma ho capito che dovrò rassegnarmi a farlo con il freddo che mi gela i piedi.
Se si escludono 3 giorni di afa, qua non c'è verso di far arrivare l'estate.
E va bene che ho passato una domenica a stirare, pulire e ordinare la casa, va bene che la notte si dorme al fresco, va bene che si va a lavorare senza morire di invidia per chi è già in ferie, ma i meravigliosi sandali che mi sono costati una fortuna vorrei poterli mettere senza soffrire.
Sarà il quarto post in cui parlo del tempo, mi rendo conto di esserne ossessionata, ma se c'è stata una ragione a convincermi che nonostante tutto vivere in Sardegna potesse essere possibile è stato proprio il clima, la prospettiva dei mesi estivi con il mare anche se non sei in ferie, le primavere assolate e gli autunni tardivi.
Va beh, che vi devo dire? Me ne farò una ragione.
Sarà il quarto post in cui parlo del tempo, mi rendo conto di esserne ossessionata, ma se c'è stata una ragione a convincermi che nonostante tutto vivere in Sardegna potesse essere possibile è stato proprio il clima, la prospettiva dei mesi estivi con il mare anche se non sei in ferie, le primavere assolate e gli autunni tardivi.
Va beh, che vi devo dire? Me ne farò una ragione.