venerdì 26 ottobre 2018

Secondi figli



E niente, succede che sei un secondo figlio e che tua mamma ha ancora meno tempo di prima per dedicarti qualche riga.
Succede che tua sorella un giorno potrà leggere qualcosa sui suoi primi anni di vita e tu no.
Succede, ma questo non vuol dire che tu valga meno, che la tua crescita sia meno divertente, appassionante ed impegnativa di quella di chi ti ha preceduto, è solo che tua madre che era già degenere, disordinata e discontinua con la Piccola I., ora con te è pure peggio.

Non perché secondo in sé, quanto per la mancanza di tempo, per la stanchezza mentale di dedicarsi a due piccoli e non più a uno, per quella fisica di aver riscoperto l'ebbrezza di dormire poco e male, per quella montagna di roba da lavare che non c'è verso di far sparire dal bagno, per tutte quelle giornate in cui si inizia alle 7:15 e non si finisce mai di vestire, sfamare, accompagnare, lavorare, ritirare, risfamare, riaddormentare, riaccompagnare, riportare, risfamare ancora e poi ancora riaddormentare. Per tutti quei fine settimana in cui ci piace vivere, guardarci in faccia, giocare, ridere, uscire e in cui non abbiamo nessuna voglia di metterci a scrivere al pc.
Insomma sei secondo figlio solo in ciò che è superfluo perché poi nella sostanza se c'è una cosa che il tuo arrivo ha fatto capire alla tua mamma  è che con i figli non esistono classifiche, che l'amore che prova per la Piccola I. è uguale a quello che prova per te, che ogni percorso è personale, che ogni bambino è a sé, che non c'è niente di ripetitivo o noioso nella seconda esperienza dell'essere mamma.
E quindi, caro nostro Piccolo F., volendo fare una breve sintesi, di te possiamo dire che sei un concentrato di tenerezza e ciccia, che adori il cibo e ti mangi con piacere pure la vitamina D, che tanto sei pacifico quanto sei pericoloso e che non è raro trovarti sorridente con le dita infilate nelle prese.
Hai iniziato anche tu il nido in tenerissima età e sembra ti piaccia, certo il modo migliore per convincerti è ricordarti che appena entri ti daranno un pezzo di pane.
A 10 mesi hai deciso che del latte di mamma non ti fregava proprio niente e in questo, come nel resto, ti sei fatto capire benissimo.
Da un po' di tempo gattoni e noi, che questa fase con tua sorella non l'avevamo attraversata, non siamo abituati ed è un attimo che ci sfuggi e ti ritroviamo intento a fare qualcosa di assurdo e pericolosissimo in angoli reconditi della casa.
Parli? No, tesoro, non parli. Dici solo mamma e lo usi un po' per tutto, anche per dire babbo, pappa, acqua, sonno, sorella. Da qualche giorno accenni un babba e un aua, ma direi che il lavoro da fare è ancora molto.
Dormi? Ecco, hai una domanda di riserva?
Dormi, si. Ma ti svegli, anche. Un paio di volte per notte se va bene e, diciamocelo, intorno alle 6 approdi quasi sempre nel lettone, dove schiacci un altro pisolino per poi svegliarmi a suon di calci e dita nel naso.
Sei un coccolone, mio dolce Piccolo F., mandi baci a profusione già da mesi e io mi auguro che questo duri ancora per un bel po'.
Perché qualche differenza tra il primo e il secondo figlio c'è ed io che con la Piccola I. avevo sempre fretta di vederne i progressi, con te so che il tempo vola e che bisogna godersi tutta questa tenerezza, questo stare in braccio, i baci bavosi, le carezze per addormentarsi, il dipendere unicamente da noi, perché è un attimo che ti ritrovo a correre con gli amichetti nel piazzale della scuola, dopo un bacio fugace e mille "non me ne voglio andare, io mi diverto solo se ci sono bambini".
In effetti Piccolo F. quando ti stritolo fra le mie braccia provo già un po' di nostalgia per questa epoca tanto impegnativa, quanto bella, per il cucciolo che sei, per le cicce da baciare, per i piedini da mordere, per i gesti da interpretare, per le risate inaspettate, per la dolcezza che si prova ogni volta che ti si sta accanto.
Quindi non te la prendere se non ti ho autosvezzato (ci ha pensato comunque da solo), se ti ho dato da subito il ciccio, se ho saltato il richiamo del vaccino, se non mi sono appassionata alla costruzione di strumenti musicali casalinghi, se alle volte ti ritrovi a giocare con dei tristi sottobicchieri, se è più frequente che ti si porti al bar che al parco giochi, se il fine settimana all'ora in cui normalmente pranzi ti vengono somministrati dei crackers, se il passato di verdure che faccio fa schifo e uso spesso la frutta del vasetto, non te la prendere Piccolo Franci de mi corazon, perché tua sorella, che era la prima, ha avuto lo stesso identico trattamento.
Anzi, goditi la permanenza nella nostra camera, le piscine di palline delle feste della Piccola I., la sua montagna di giochi, la nostra dimestichezza nel gestire bimbi e nel comprenderli perché a tua sorella è andata peggio.
Dal canto mio prometto che scriverò più spesso perché anche tu possa un giorno rinfacciarmi di aver spiattellato i fatti tuoi in giro ed io possa così difendermi dicendo che a casa nostra tra fratelli non si fanno differenze.

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