sabato 22 febbraio 2014

Torta Sacher (gluten free) con una dedica speciale


Lo dico subito, senza tanti giri di parole, la dedica è per il nuovo arrivato di casa, colui che mi ha resa zia per la seconda volta, il frugoletto che mi ha già scaldato il cuore, quel piccolo fagottino che vorresti solo riempire di baci. Lui, il tenero C., così piccolo che non ci eravamo più abituati.
Perché per noi "bambino" ormai vuol dire 2 anni e mezzo, l'età del piccolo-grande A., il primo arrivato di casa, colui che in questi giorni sta vivendo una vera rivoluzione esistenziale.
Il mitico A. che non è stato mica usurpato del suo ruolo di nipote perché come dice mia nonna l'amore, per fortuna, si moltiplica.
E noi siamo proprio in questa meravigliosa fase di moltiplicazione che fa bene al cuore.
Perché si può essere cinici, pensare che un giorno avranno 15 anni e tu diventerai il loro peggior nemico, si può scegliere di non farsene mai, possono quasi fare impressione con la loro faccia da extra-terrestri, ma i neonati nel momento in cui escono dalla pancia della mamma e d'improvviso esistono materialmente e li puoi vedere e toccare, quando li portano nel nido ancora sporchi e sconvolti, quando è evidente che stanno imparando a respirare aria dopo 9 mesi di nuotate in un liquido caldo e accogliente, quando si stiracchiano scoprendo che lo spazio è assai più ampio di quello di cui hanno usufruito fino a quel momento, beh in quell'istante i neonati ti conquistano per sempre, ti fanno tornare all'anno zero del mondo, ti mettono di fronte con evidenza feroce alla forza della natura e al vero mistero della vita. Ti lasciano così, senza parole, tramortito, emozionato, commosso, piccolo piccolo davanti a questa cosa enorme che è la nascita.
Poi l'incantesimo passa e anche loro diventano comuni mortali, iniziano il loro passaggio sul pianeta terra e benché dotati di una percentuale stratosferica di tenerezza, sono pur sempre esseri viventi, urlanti, affamati e cagoni, ma quel momento è tutto una goduria.
E a proposito di godere non potevo che dedicare al piccolo C., ma anche al mitico A. e ai loro genitori una torta che è un piacere per il palato, un vizio per noi golosi, un mito per la pasticceria.
La ricetta è di mia zia, per rimanere in tema, e devo dire che è parecchio fedele a molte ricette di grandi pasticceri che ho potuto leggere qua e là. Insomma nonostante dicano che la formula originale della mitica Sacher Torte sia e resti segreta, tutti i grandi maestri pasticceri si sono misurati con questo magnifico dolce e noi poveri golosoni non abbiamo fatto altro che accodarci.
Di versioni ne troverete tante quindi, c'è chi mette le mandorle, chi non mette lievito, chi la copre con la glassa morbida, chi con una ghiaccia dura. Ognuno troverà la sua la più buona del mondo, e a parte rari casi, buona lo sarà comunque visto che si parla di una torta di cioccolato, piena di burro, zucchero, uova e marmellata di albicocche.
La nostra è secondo me un ottimo parente stretto della Sacher Torte che si può assaggiare nell'affascinante Vienna e ogni volta che la faccio me ne ri-innamoro.
Le dosi sono giganti, viene fuori una torta da cuocere in uno stampo da 28 cm, per questo l'ultima volta ne ho fatto la metà esatta (usando una teglia da 24 cm) ed è venuta perfetta lo stesso.
Perfetta nonostante si trattasse della versione gluten-free che non prevede nessuna magia, ma solo qualche piccola attenzione in più. Ormai infatti i mix di farina per dolci senza glutine fanno il loro lavoro in modo eccellente, il lievito si trova tranquillamente gluten-free e bisogna solo accertarsi che gli altri ingredienti non siano già entrati in contatto con la farina di grano e che gli utensili utilizzati siano assolutamente pulitissimi (se usati solo per cucinare senza glutine ancora meglio).
Al bando quindi i mestoli di legno, i pacchi di zucchero già aperti in cui magari avete infilato lo stesso cucchiaio usato per la farina, i taglieri, le ciotole porose e i forni sporchi.
Molto dipende anche dal grado di sensibilità del vostro ospite, ma se certi rischi si possono evitare e sempre meglio farlo.
Ecco quindi signori vi presento la mitica, ineguagliabile SACHER TORTE!

INGREDIENTI
220 gr di zucchero
220 gr di burro
220 gr di farina senza glutine per lievitati e dolci Conad (oppure 00)
250 gr cioccolato fondente
8 uova (la ricetta di zia dice 9, ma io una me la risparmio)
Vaniglia
1 bustina di lievito (gluten free)
Marmellata di albicocche

Per la ghiaccia
Mia zia fa 150 gr di cioccolato fondente e 300 gr di zucchero a velo. Per me è troppo dolce, quindi ho provato a fare 200 gr di cioccolato e 200 di zucchero a velo. Il sapore lo preferisco, ma non si solidifica come l'altra.

PROCEDIMENTO
Imburrate e infarinate una teglia da 28 cm. Lavorate il burro con metà zucchero. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria, lasciatelo raffreddare un po' e unitelo al composto. Unite i tuorli uno per volta. 
Aggiungete poco alla volta la farina, il lievito e la vaniglia setacciati. Montate gli albumi e uniteci l'altra metà di zucchero e aggiungete il tutto al resto del composto.
Versate nella teglia e infilate a forno tiepido, poi alzate il forno a 180 gradi e cuocete per circa 45/60 minuti.
Una volta fredda tagliate la torta a metà, farcitela con la marmellata di albicocche (non siate tirchi) e spennellate l'esterno con altra marmellata.

Per la ghiaccia
Sciogliete in un pentolino il cioccolato a bagnomaria e toglietelo dal fuoco. Cominciate ad aggiungere acqua bollente, poco per volta.
Alternate con lo zucchero a velo setacciato.  Man mano che vi avvicinate alla fine dello zucchero riducete la quantità d'acqua, fino ad ottenere una crema piuttosto densa. Mettete quindi il pentolino sul fuoco basso e fate sciogliere e scaldare un po'. Non esagerate altrimenti sarà impossibile tenere la ghiaccia sulla torta e vi ritroverete ad inseguirla per tutta la cucina! 
Versate quindi la ghiaccia sulla torta, pareggiate e lasciate raffreddare. 

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