Tre post così ravvicinati non era mai successo.
Forse è tutto merito della App di blogger, che fa schifo, ma che mi consente di scrivere anche dal Tablet, comodamente seduta sul divano, mentre la Piccola I. gioca con il suo cesto dei tesori.
E quindi eccomi qua.
Tranquilli oggi nessun aggiornamento dal pianeta mamma, oggi parliamo di cibo.
Che poi è stata la prima vera passione di questo blog sgangherato e confusionario.
In questi mesi non ho mai smesso di cucinare, di invitare amici e parenti, di dilettarmi con qualche ricetta gustosa.
Ammetto che la frequenza di soluzioni rapide, tipo petto di pollo e insalata, è aumentata in alcuni periodi vertiginosamente, ma abbiamo mantenuto una certa decenza e possiamo affermare con orgoglio di non aver mai ceduto alla tentazione della pizza tutti i giorni o di non aver mai cenato con una vaschetta di gelato.
Posso dire che ora ancora più di prima il comune denominatore di molti menù quotidiani è la "semplificazione".
Cucino sempre di corsa, in affanno, con la Piccola I. che si scoccia di giocare sola e vuole essere presa in braccio, il telefono che suona e il tempo che stringe.
Insomma, oltre a non preparare piatti elaborati degni di masterchef e a propinare a tutti i miei ospiti della gustosa quanto velocissima polenta istantanea, mi dimentico anche di fare le foto ai pochi cibi che le meriterebbero.
Sindrome che la Piccola I. ha solo peggiorato, visto che la mia carriera di food blogger è costellata di insuccessi precedenti anche alla sua nascita.
Morale: niente foto, niente post, niente ricetta.
Però, c'è un però. Con i dolci è diverso.
La pasticceria non ammette fretta, né incuria, né approssimazione. E ci si ricorda anche di fotografare le proprie creazioni.