lunedì 16 febbraio 2015

Parola chiave: procrastinare.


Vi ho risparmiato il Natale e le sue cene, capodanno e le riflessioni sul 2014, l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica e un sacco di altre cose più o meno importanti.
Torno per fare il punto sul Sanremo appena concluso.
No, non è vero, scherzo.
E non torno neanche per dirvi cosa faccio per Carnevale (niente, sia chiaro a tutti che è l'unica festa che odio, mi limiterò solo a mangiare frittelle).
Torno e basta. Torno perché forse ho qualche attimo in più da concedere a questo povero blog dimenticato.
Torno perché stasera una signora in ufficio mi ha chiesto dei consigli su cosa cucinare per una cena con 15 invitati e ho pensato di segnalarle il mio blog, per poi pentirmene cinque secondi dopo.
Torno perché anche lei è tornata. Parlo della febbre, quella che tiene la Piccola I. e noi genitori chiusi in casa da sabato scorso.
Era un mese e mezzo che non succedeva, che la mattina la vedevo di buon umore e la sera aveva la fronte fresca, quasi due mesi di asilo senza colpo ferire.
Quindi non mi lamento, spero solo di non finire di nuovo nel vortice del "2 giorni di asilo 6 di febbre 2 di asilo e 10 a casa".
L'influenza è uguale a clausura e clausura può voler dire anche PC e un po' di tempo per scrivere ed aggiornarvi.
Lo faccio per sommi capi che altrimenti non mi basterebbero tre giorni:

- PROCRASTINARE. è una delle cose che mi riesce meglio nella vita. E infatti la lista delle cose da fare è infinita. Più o meno importanti, più o meno urgenti, più o meno vitali, ma pur sempre da fare. Medici e dentisti, parrucchiere ed estetisti, orologiai e lavasecco. Per non parlare della lista dei buoni propositi. Quella ancora non l'ho neppure stilata. Un disastro insomma, su tutta la linea.

- CENE, cenette e pranzetti. A proposito di liste e di procrastinare, ne ho una lunghissima di amici che vorrei invitare, persone a cui minaccio un pasto caldo da un secolo. Poco a poco ce la farò, con qualcuno ce l'ho già fatta. E' solo pigrizia, è solo mancanza di organizzazione. è anche, per fortuna, una lunga sequela di inviti che ci hanno tenuti impegnati nei fine settimana. Ma ora si inizia, sono pronta ai fornelli, e magari qualche menù finirò per raccontarvelo.

- RICETTE. se sono sempre stata una sostenitrice della cucina buona ed originale, ma non troppo elaborata, ora non mi vergogno a dire che la semplificazione spopola nelle nostre cene dell'ultimo minuto. Però mi sono dedicata parecchio alla pasticceria e a qualche nuova ricetta che varrebbe la pena condividere con voi. Vi faccio un breve elenco, così giusto per farvi morire dalla voglia: Foresta Nera, Victoria cake, Lemon Meringue Pie e Torta Capuccina. Provate, modificate e rifatte. Giuro che le pubblico. Giuro che lo faccio a breve.

- NEWS e ATTUALITÀ'. Sono successe un sacco di cose in questi mesi. Dagli attentati francesi alle giovani rapite in Siria. Dai morti nel mare di Sicilia alle esternazioni razziste di Salvini. Dal Papa che ci ricorda che non siamo conigli alle sempreverdi discriminazioni contro gli omosessuali. Non credo vi interessi la mia opinione su tutto, né ho la voglia di comunicarvela. Mi sconvolge però ogni giorno con quale facilità la gente ceda alla cattiveria, all'odio, all'intolleranza. Siamo diventati dei mostri, seduti dietro le nostre tastiere, protetti dallo schermo del nostro telefono. A leggere i commenti sotto gli articoli dei giornali ci passerei delle ore. Veleno, scorrono litri e litri di veleno. Condito di ignoranza ed "orrori" ortografici. Da poco ho visto l'intervista della Bignardi (per inciso sempre più insopportabile) a Caterina Simonsen, ragazza affetta da ben 4 malattie genetiche gravissime, che si era apertamente schierata a favore della ricerca e della sperimentazione animale. Va beh una con due palle così. Una che dà lezioni di allegria e voglia di vivere a tutti i depressi lamentosi del mondo. Una ragazza che potrebbe morire per un colpo di tosse E che ancora a distanza di mesi riceve insulti e minacce da sedicenti animalisti. Gente cioè che preferirebbe vedere morta lei invece che i topini del laboratorio. Gente, e forse è pure più inquietante, che accecata dalla sua battaglia non è in grado di mettersi nei panni di una giovane donna che ogni giorno lotta per la vita. Gente che sinceramente vorrei vedere al suo posto. Detto questo la bella Caterina ha scritto un libro e mi sa che vale la pena leggerlo.

- AMICI/AMICHE. Si dice che un figlio ti cambia la vita. E non c'è niente di più vero e sacrosanto. Te la cambia in un modo che finché non succede non lo capisci fino in fondo. Te la cambia per mille ragioni che non hanno solo a che fare con il dormire meno e il faticare di più, ma con le prime volte delle cose, con l'amore e la responsabilità.
Però su un aspetto non ci sono dubbi: non sei più padrone del tuo tempo. Non del tutto per lo meno. E questo condiziona la tua vita sociale, la cura delle tue amicizie. E se c'è un proposito che ho ben chiaro per il 2015 è proprio questo: continuare ad essere presente nelle vite degli altri. Degli amici che, per sensibilità o per ritmi di vita, hanno saputo da subito adattarsi alla mia nuova dimensione, ma anche di quelli che faticano un po', perché escono quando io vado a letto e si alzano quando io esco. Di tutti quegli amici che a loro modo in questi mesi ci sono stati. Penso che una famiglia abbia bisogno di essere aperta, che per mantenersi viva, ricca, prospera e serena abbia bisogno di stimoli, di incontri e racconti, di esperienze e risate, di tempo per sé ma anche per gli altri.
Insomma gli amici non sono negoziabili sul tavolo dei cambiamenti e delle rinunce. E vorrei che la Piccola I. questo potesse impararlo da subito, per imitazione.

Grazie a chi è riuscito ad arrivare fino alla fine di questo post.
Vi ripagherò con post più brevi e frequenti.
Forse. :-) 

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