lunedì 13 giugno 2016

Da insegnare per imparare



Vorrei insegnare un sacco di cose alla Piccola I.

Vorrei insegnarle a volersi bene, a viaggiare, a fare di testa sua, a ridere di gusto, a saper dire di no, ad aver rispetto degli altri, a giocare a pallavolo, a fare le torte, a perdersi in un libro, a ballare senza senso, ad ascoltare bella musica, a sorprendersi per un tramonto, a festeggiare le cose belle, a dirsi sempre la verità, a godersi le piccole gioie della vita.


Vorrei insegnarle il valore dell'amicizia e di tutti quei legami che possiamo chiamare "famiglia".
Vorrei insegnarle quanto è bello partire, allontanarsi, scoprirsi per poi tornare e riconoscersi.

Vorrei insegnarle a non avere paura di ciò che non sa, di ciò che è o sembra diverso, di ciò che non capisce.
Vorrei che la Piccola I. crescesse aperta al mondo, al cambiamento, al progresso, all'umanità.
Vorrei che non si fermasse alle apparenze, che sapesse godere delle differenze, che non si chiudesse in convinzioni ostinate.

Vorrei che imparasse ad amare e a rispettare l'amore.

E oggi più che mai vorrei che vivesse in un mondo in cui questo è possibile.
Vorrei poterle raccontare di un tempo lontano, il mio, in cui ancora purtroppo amare una persona del proprio sesso era uguale a sorrisini e battutacce, discriminazione, violenza e perfino morte.
Un tempo, il mio, in cui ancora il razzismo, la xenofobia, il maschilismo, l'omofobia potevano essere un modo efficace per prender dei voti o attirare dei fedeli.

Vorrei poterle dire che per fortuna col tempo ci siamo evoluti e che è stato anche merito nostro.
Vorrei insegnarle, per imitazione, che dipende da noi, dalla nostra educazione al rispetto, dai nostri piccoli gesti quotidiani.
Vorrei insegnarle, per imitazione, che non è mai troppo tardi per cambiare il mondo.





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