Avevo grandi progetti per queste vacanze, una pioggia di post per raccontarvi un po' di tutto, dai biscottini che ho regalato, alla cena del 26 che ho organizzato, ai tanti piccoli vizi alimentari che mi sono concessa.
Invece non ho scritto una parola che fosse una. Non ho avuto il tempo e forse neanche la voglia.
Perché le vacanze, dieta o non dieta, sono inevitabilmente votate alla socialità, alle uscite, alle cenette con amici e parenti.
So che per essere convincente, alla moda, giovane ed alternativa dovrei dirvi che odio il Natale, l'ipocrisia del "tutti siamo più buoni", il consumismo sfrenato, le corse per i regali dell'ultimo minuto e le cene familiari uguali tutti gli anni, da sempre.
Invece, pur riconoscendo gli eccessi e le contraddizioni che questa festa porta con sé, beh io amo il Natale, le strade piene di luci, il mio piccolo storto finto albero pieno di palle rosse e dorate, amo uscire a comprare e scegliere i regali, mi piace tanto riceverli e adoro le tradizioni familiari, il nostro cenone del 24, la tavolata da 26 coperti nel soggiorno di casa di nonna, il suo albero pieno zeppo di pacchetti, quell'attimo prima di entrare nel salone chiuso in attesa che arrivi Babbo Natale, la faccia sorpresa dei bambini, il pavimento pieno di carta e nastri, il menù ogni anno uguale e diverso, le urla, i doppioni, le discussioni in cucina, gli sbuffi dei soliti brontoloni.
Insomma il Natale è una festa a cui sono affezionata.
Quest'anno mi sono fatta convincere da tutti i blog di cucina che leggo e ho deciso di regalare biscotti in quantità: ho comprato i sacchetti, ho scelto le ricette, ho cercato le formine natalizie e li ho confezionati con non poca soddisfazione.
E' bello regalare qualcosa di proprio, prima immaginato e poi realizzato con le proprie mani.
Non tutti i tentativi mi hanno soddisfatto al 100% e, come potrete immaginare, non di tutti possiedo le foto.
Lo so, sono incorreggibile, ma che ci posso fare?
Il blog è una di quelle novità del 2012 che sono felice di portare con me anche nel 2013, ma non cucino per avere un post da pubblicare, cucino perché mi piace e poi pubblico per condividere.
Non solo ho regalato biscotti, ma ho anche organizzato un buffet con tutti i miei cugini (in realtà siamo tutte donne tranne uno) con un sacco di esperimenti culinari che hanno appagato per un po' la mia voglia di fornelli.
Non vi scrivo tutto in questo post perché finireste per non capire niente. Quindi a presto con ricette salate, propositi per l'anno appena iniziato (sempre che li voglia fare) e tante piccole novità.
Qua vi lascio la ricetta dei biscotti di pasta frolla, quelli di nonna, quelli che ci regalava dentro una scatola di latta, quelli che te li mangeresti tutti, perché uno tira l'altro.
Li ho fatti con le formine natalizie, alberelli, stelle comete, campane e angioletti, e poi, con l'aiuto di mamma e di mia sorella Antonella, li ho decorati con la pasta di zucchero e la ghiaccia reale.
Moooolto natalizi, mooolto christmas in the USA!
Ho fatto la dose da mezzo kg di farina e ne sono usciti parecchi, tanti da riempire 4 o 5 pacchetti.