martedì 19 febbraio 2013

Katmer turchi e gruppi d'ascolto davanti alla TV


Che settimana, ragazzi! E' un miracolo essere ancora vivi!
In soli sette giorni si sono concentrati Sanremo, la semifinale di Masterchef, San Valentino, la fine del Carnevale, le dimissioni del Papa, Pistorius che uccide (volontariamente o meno) la fidanzata, i meteoriti russi e le immancabili elezioni.
Lo so, il Papa e Masterchef non sono esattamente la stessa cosa, ma che ci volete fare?
Ci sono momenti della vita in cui il nazional-popolare che è in me prende il sopravvento.
E' il caso di Sanremo, quasi sempre imperdibile (diciamo che giusto la Clerici e pochi altri mi hanno fatto desistere) e come sempre degno accompagnatore di fantastiche serate all'insegna della critica, del gossip e della meraviglia.
Perché Sanremo è così, non smette mai di stupirti, come quando il podio se lo giocano Mengoni e quei simpaticoni dei Modà, invece di Silvestri e Gazzè, giusto per fare un esempio.
Poi ci sono da criticare gli ospiti improbabili, le puntate lunghe fino a notte fonda, i look più incredibili e l'immancabile Pippo Baudo.
Per la cronaca quanto a look e vestiti quest'anno vincono Malika Ayane con abito nero, schiena nuda, reggiseno dimenticato a casa e tette che vagano da tutte le parti perché questa libertà non se la possono permettere, il tailleur-mestizia con frangia anti-botox di Carla Bruni e gli short color avorio abbinati al bianco delle gambe di tale Annalisa.
Insomma Sanremo basta già da solo e conciliarlo con Masterchef non è stato semplice, anche se Cracco&co hanno vinto e la semifinale non me la sono persa.
Poi San Valentino, unica festa insieme a quella della donna che non ho mai festeggiato, ma che, qualora me la fossi dimenticata, ha invaso i post di tutti i blog che seguo con qualsiasi tipo cibo, dai biscotti alle lasagne, realizzato a forma di cuore. Che poi il 14 mi è pure venuta l'influenza, quindi direi che è stata una giornata da incorniciare.
Come se non bastasse, il Papa ha deciso di dimettersi e per 2 giorni skytg24 ha ignorato qualsiasi altra notizia che non venisse da San Pietro.
Ah poi c'è stato Pistorius e l'omicidio della fidanzata che io, ci tengo a dirvelo, è dal primo giorno che dico che sono gli steroidi, l'ho visto proprio la settimana scorsa in una imperdibile puntata di Law and Order (ehm lo so, ma ero malata) dove uno cercava di ammazzare il padre in uno scatto d'ira da steroidi...come vedete anche le serie tv servono a qualcosa!
Insomma settimana molto televisiva, se si esclude il Carnevale in nome del quale mi sono concessa qualche stravizio alla faccia del mio colon, con tanto di cena da ristorante stellato a casa di un amico (ma questa ve la racconto la prossima volta).

Sanremo, Masterchef e tra qualche giorno anche i risultati delle elezioni, sono tutte occasioni perfette per formare dei bei gruppi d'ascolto davanti alla TV, con chiacchiere e tanto cibo di contorno.
Per questo la ricetta del giorno sono degli irresistibili KATMER, ovvero dei paninetti turchi a forma di cornetto, sfogliati, leggeri e dal sapore fantastico. Vanno bene sia con il dolce che con il salato e sono perfetti per un buffet, una cena in piedi o davanti alla TV.
La ricetta l'ho presa nel blog Profumi e Colori che credo a sua volta l'abbia presa da La Mercante di Spezie.
Per comodità la riporto anche qui, così vi do qualche dritta in più che può essere utile per chi si cimenta per la prima volta con gli impasti da far lievitare.
Fare i Katmer non è difficile, ma ci vuole tempo. Quindi non pensate di poterli preparare in pausa pranzo o con gli ospiti alle porte.
Ci sono delle pause da rispettare, ma alle volte è bello così, è l'occasione per dedicare anche del tempo a se stessi.


KATMER



INGREDIENTI

500 gr farina 00
200 gr latte
100 gr olio di semi leggero
10 gr di lievito di birra
1 albume
2 cucchaini di sale
2 cucchiaini di zucchero

50gr burro fuso per spennellare
latte per spennellare (potete usare anche il tuorlo d'uovo che vi avanza)

PROCEDIMENTO

1° step:
Pesate 200 gr di latte e scioglieteci dentro il lievito di birra. Prendete quindi una casseruola e impastate la farina con il latte (e il lievito), l'olio e l'albume. Non c'è bisogno di aggiungere gli ingredienti gradualmente perché la pasta si lavora davvero velocemente. Quando il tutto sta iniziando ad amalgamarsi aggiungente lo zucchero e il sale e impastate fuori dalla ciotola finché non otterrete una bella palla lavorata.
A questo punto lasciate riposare finché la pasta non raddoppia. A casa ha impiegato un'ora circa. Io l'ho messa nella casseruola, l'ho coperta con un telo e una felpa in pile e l'ho tenuta dentro il forno con la luce accesa.

2° step
Una volta che la pasta è raddoppiata, peserà intorno agli 800 gr, dovete dividerla in 8 palline che metterete a riposare coperte per 15 minuti.

3° step
Sciogliete il burro al microonde e lasciate che raffreddi un po', ma si mantenga liquido. Prendete il mattarello e iniziate a stendere una pallina, dovrete ottenere una forma circolare, ma non importa che sia particolarmente regolare. Spennellate di burro la superficie, mettete da parte e ripetete il procedimento per ogni pallina, impilando via via i dischi ottenuti.
Una volta finito, avrete una bella torre con otto dischi, dovrete capovolgerla e stenderla con il mattarello finché non avrà un diametro di circa 25 cm.
A questo punto la capovolgete un'altra volta e la stendete per bene, finché non ottenete un bel disco di un diametro tra i 50 e i 60 cm.
Io mi sono proprio armata di metro per misurare! Sappiate che l'impasto non necessita di farina per lavorarlo e che quando avrete finito di stenderlo, si dovranno ancora intravedere i diversi strati.

4° step
Avete il vostro mega-disco pronto? Ecco tagliatelo a metà dall'alto in basso, poi da sinistra a destra (cioè fate una croce) e poi dal centro ricavate a raggiera dei triangoli. Profumi e Colori ne ricava 16, io ne ho ricavati 20. Ora fate i cornetti: ripiegate verso l'interno i due lembi alla base del triangolo e poi arrotolate fino al centro. Non avete capito come si fa? Guardate qua!
Disponete i vostri cornetti su una teglia con la carta forno, se volete spennellateli con il latte o il tuorlo, copriteli e lasciateli lievitare 2 ore.
Si, avete capito bene. 2 ore! Avrete il tempo per preparare il resto del pranzo o della cena, per farvi la doccia e piastrarvi i capelli oppure per leggere un bel libro!

5° step
I vostri katmer hanno lievitato per bene? Ecco non vi resta che metterli in forno a 200°.
Profumi e Colori li lascia 15 minuti, i miei non erano ancora ben cotti quindi in totale sono stati dentro il forno 22 minuti. Non so esattamente da cosa dipenda, forse lei usa il ventilato, oppure io li ho messi che il forno non era ancora ben caldo.
Comunque sono venuti dorati, ma ancora morbidi morbidi.

Vi avviso: caldi sono come le ciliegie, uno tira l'altro!
Li ho farciti con stracchino, crudo e rucola oppure con salame e un velo di maionese.
Con il salato sono perfetti, ma mi han detto che erano ottimi anche il giorno dopo per colazione con un bello strato di nutella.

In una di queste domeniche fredde e piovose approfittatene e provate i Katmer, danno così soddisfazione che io sono a rischio "dipendenza"!




7 commenti:

  1. Ma che belli questi bocconcini! E finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire che Malika senza reggitette non se pò vedè ....

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  2. Raffina, tutto quell'orrore per farci vedere il suo bel tatuaggione!
    Anonimo, vorrei poter fare a meno di San Valentino, ma ho scoperto che per le food-blogger è l'occasione per sperimentare qualunque cosa abbia a che fare con la forma di cuore...mi sono sentita molto inadatta ed impreparata! :-)

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  3. Te han quedado perfectos para preparar con ellos una buena merienda.
    Blanca de JUEGO DE SABORES

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  4. ..e facciamoceli due o tre "crastuli" su Malika...No,perchè a me piace molto, ma a Sanremo ha toppato di brutto: vestito (preso al volo nel guardaroba di chissà chi), biondone inguardabile dei capelli,canzone ( assolutamente inadatta a lei nonostante abbia cercato di addomesticarla con i suoi miagolii..)...
    Per il resto, complimenti per lo stile! (parlo della tua vena giornalistica, naturalmente! )

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  5. @AnayBlanca me encanta saber que hay alguien en España, bueno en Catalanya, que sigue mi blog!
    ¿Sabeis que viví en Barcelona?
    Pues los Katmer estan perfectos para una merienda a todas las horas!

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  6. @donadichi concordo! E' come se mi facessi bionda io, con le mie belle sopracciglia nere! Terrificante e tra le due canzoni, preferivo la prima!
    Ma va beh, ha vinto Mengoni, che a Sassari diremmo che è mengo di nome e di fatto, quindi...
    Baci grandi e che bello che sei una mia lettrice!

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