10 giorni dalla chiusura delle scuole.
7 dal giorno in cui per la prima volta abbiamo detto "per noi niente ristorante".
4 dal rimanere sempre e solo a casa.
E no, non ci siamo ancora tirati i piatti, anzi.
Abbiamo già preso un kg, questo si.
Sediamo risse fra i minori di casa, siamo diventati cinture nere di tempere e arcobaleni, concediamo cartoni animati oltre il limite consentito, trascorriamo l'ora d'aria nel nostro terrazzino che per l'occasione ho ripulito, dopo aver stirato una tovaglia (l'ultima risaliva a 3 mesi fa), aver piegato e diligentemente sistemato una montagna di vestiti, aver fatto un'utilissima cernita dei farmaci scaduti.
Ho salutato le mie colleghe dichiarando bellicosa: ne approfitterò per mettere in ordine. Ma il casino regna sovrano più di prima.
Il sistema nervoso tiene, che in fondo è ancora poco il tempo passato in clausura e noi siamo fortunati: in 4, con casa grande e parenti al piano di sotto.
Da ieri abbiamo iniziato a fare palestra in soggiorno e questo no, non ce lo saremmo mai immaginati.
Se penso seriamente a quello che stiamo vivendo quasi mi sembra di non riuscirci, per quanto è grande, complesso, tragico.
E allora ringrazio l'ironia e il popolo di cazzoni che siamo, perché le donne barbute, gli appuntamenti in salotto, i trucchi da figa per buttar la mondezza, le foto di noi fra un mese con 30 kg di più mi stanno regalando leggerezza e risate.
Vi risparmio le mie riflessioni filosofiche sul convid-19 e pure le mie bestemmie per l'egoismo e la superficialità di molti.
Voglio solo provare a godere del privilegio del tempo che avanza, tempo per sentire amiche ed amici lontani, tempo per la cura di sé e degli altri, tempo per i miei figli, per la noia, per l'amore.
Tempo per riscoprire chi siamo e cosa ci piace davvero fare.
Tempo per aperitivi in videochiamata e sbronze digitali.
Tempo per scomparire: in camera, mimetizzati con il piumone, nella stanza del casino, in bagno dietro la lavatrice, nel sottoscala, in dispensa, ovunque sia possibile godere di 5 minuti di pace e perché no, di solitudine.
Dal mio nascondiglio segreto è tutto.
Ci sentiamo presto
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